IL PROGETTO
Widespread School
È un progetto europeo finanziato dal programma Erasmus+ – Azione KA220. Guidato dal Comune di Reggio Emilia in Italia, coinvolge sette partner con competenze diverse nel settore scolastico ed educativo.
Tre partner dall’Italia: Comune di Reggio Emilia, Fondazione Reggio Children e Università di Modena e Reggio Emilia; un partner dalla Croazia: Città di Zara; un partner dalla Finlandia: Scuola Saunalahti; due partner dalla Spagna: Scuola Carme Auguet e Università di Girona.
Questo progetto nasce dall’esperienza della “Scuola Diffusa”, sviluppata a Reggio Emilia durante la pandemia di Covid-19 come soluzione d’emergenza per favorire la ripresa dell’insegnamento in presenza durante la crisi sanitaria. Ispirandosi all’esperienza della Scuola Diffusa, il progetto mira a rivoluzionare i metodi di insegnamento andando oltre le aule tradizionali, promuovendo l’integrazione dell’approccio “Educazione Fuori dall’Aula” (Education Outside the Classroom – EOC) nei contesti educativi dei partner, considerando le comunità come risorse educative di valore e arricchendo i sistemi scolastici. Gli obiettivi principali includono il miglioramento della qualità dell’istruzione primaria e secondaria inferiore, il rafforzamento delle competenze degli insegnanti e un impatto positivo sugli studenti, favorendo competenze chiave come il pensiero critico e la creatività


Cos’è l’EDUCAZIONE DIFFUSA?
È un approccio pedagogico che coinvolge le scuole primarie e secondarie nello sviluppo di obiettivi curriculari in collaborazione con altre organizzazioni e attori al di fuori della scuola. Questo approccio si concentra su temi e domande contestualizzati, reali e autentici, rilevanti per gli studenti e le comunità. Attraverso la co-ricerca, la co-progettazione e la co-docenza, crea un ponte tra ambienti di apprendimento formali, non formali e informali, collegando le esperienze educative dentro e fuori la scuola.
L’Educazione Diffusa (Widespread School) si caratterizza per:
- Visite all’aperto non sporadiche, ma che si svolgono su più giorni (minimo una settimana).
- Collaborazione sostenuta nel tempo tra agenti formali, non formali e/o informali.
- L’ambiente di apprendimento è considerato una “riserva di conoscenza e identità della comunità”, ovvero una “base contestualizzata” per estendere e collegare le pratiche scolastiche e rafforzare identità condivise e collettive.
- La pianificazione dell’ambiente di apprendimento è parte integrante della co-progettazione didattica.
- Gli obiettivi di apprendimento vengono scelti tenendo conto sia delle esigenze curriculari, degli interessi, delle motivazioni e delle domande degli studenti, sia del potenziale offerto dallo spazio e dalle competenze degli agenti coinvolti.
- Molteplici attori co-progettano e partecipano attivamente all’azione didattica per sostenere l’apprendimento attivo degli studenti.
- Gli studenti diventano co-ricercatori di temi e domande rilevanti per loro e per le comunità.
- È previsto un certo grado di coinvolgimento e supporto da parte del governo locale (ad esempio, il Comune).